Con questo progetto l'Arcidiocesi vuole creare un sostegno ai lavoratori con disabilità che tengono in vita il Villaggio (lavoratori assunti regolarmente ormai da anni).

La Casa 39 si trova all'interno del Villaggio della Pace un centro voluto dall'Arcidiocesi di Skoder in occasione del Grande Giubileo del 2000 una realtà che nasce dal desiderio di offrire alla società albanese la testimonianza dell'unità, della fratellanza universale, del servizio ai poveri e alle classi più dimenticate, con l'obiettivo di integrarli con il resto della società. Il Villaggio della Pace (nato durante l'emergenza profughi del 1999), si configura come un centro polivalente con finalità socio-culturali. La casa 39 nata come casetta di legno è stata ammodernata da circa un mese con istallazione di cappotto termico e pompe di calore . E' composta da ingresso/soggiorno , piccolo angolo cottura, e camera con tre letti singoli, bagno con doccia. Esternamente c'è un'ampia terrazza dove riposarsi o mangiare ( tavolo con sedie ). La casa è immersa nel verde del giardino del Villaggio, posto piacevole e rilassante e si trova sul fianco del monte Tarabosh e vicino alla foce del lago di Scutari. Il paesaggio è ombreggiato dal castello di Rozafa e dal fiume Buna, che si unisce al fiume Drin in una cornice di campi e montagne, che sullo sfondo formano una nuova realtà, che vuole essere stimolo per la pace e la fraternità universale.

Il Villaggio si trova sul fianco del Monte Tarabosh e vicino alla foce del Lago di Scutari. Il paesaggio è ombreggiato dal castello di Rozafa e dal fiume Buna, che si unisce al fiume Drin in una cornice di campi e montagne, che sullo sfondo formano una nuova realtà